6 Maggio 2021

Cambiare gli infissi di casa: quando, perché e cosa bisogna sapere prima di farlo

Per comprendere l’importanza degli infissi, potremmo paragonare il loro ruolo a quello di un capo d’abbigliamento: così come un abito protegge la persona da tutto ciò che giunge dall’esterno e contribuisce a definire il suo look, allo stesso modo i serramenti proteggono la casa, ne completano l’arredamento e ne valorizzano lo stile.

Cosa succede quando ci accorgiamo che un vestito è passato di moda o che il vecchio cappotto cui siamo tanto affezionati è talmente consumato da non riscaldarci più? Probabilmente corriamo a rinnovare il guardaroba con un nuovo capo che sia più funzionale allo scopo.

Continuando con il paragone, cambiare gli infissi a volte può servire a svecchiare lo stile della propria abitazione, soprattutto se sono passati decenni dal giorno in cui sono stati posati.

Altre volte invece la sostituzione diventa questione “di vita o di morte”, vuoi perché le finestre non siano più adeguate a proteggerci dai rumori e a contrastare l’azione dei ladri, vuoi perché le bollette sono schizzate alle stelle e, nonostante questo, continuiamo a patire il caldo e il freddo.

In questo articolo vedremo quali sono i segnali e i campanelli d’allarme che possono aiutarci a capire quando è giunto il momento di disfarsi delle vecchie finestre, e scopriremo di quali informazioni abbiamo bisogno prima di procedere all’acquisto dei nuovi modelli di serramenti.

Per fare la scelta giusta, infatti, occorre avere consapevolezza di due aspetti fondamentali:

  • La relazione tra le caratteristiche degli infissi e il contesto climatico e sociale di riferimento
  • La disponibilità di Bonus e incentivi fiscali: se possiedi i requisiti, puoi approfittare dell’occasione di detrarre una parte o il totale della spesa sostenuta per l’acquisto degli infissi ad efficienza energetica, oppure ottenere uno sconto immediato in fattura  del 75% se l’intervento è volto all’abbattimento delle barriere architettoniche

     

     

In questo articolo andremo ad approfondire:

 

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Come capire quando è necessario sostituire i serramenti di casa

Finestre piene di spifferi e/o infiltrazioni d’acqua e serramenti che presentano problemi di isolamento termoacustico fanno impennare i rischi di:

  • Formazione di muffa sui muri, con evidenti ripercussioni sulla salute delle persone, sulla salubrità degli ambienti domestici e sulla tenuta della struttura abitativa
  • Aumento dei livelli di stress psicofisico, insorgenza di insonnia, ansia e problemi di udito
  • Diminuzione generale del comfort abitativo

Non bisogna poi dimenticare che eliminare gli spifferi dalle finestre significa azzerare le dispersioni termiche e contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e dei consumi energetici.

Quando e perché cambiare gli infissi: 3 indizi fanno una prova

I motivi per cui è necessario cambiare gli infissi possono essere diversi:

  • Usura del tempo
  • Utilizzo di materiali a elevata conducibilità termica
  • Sistemi costruttivi obsoleti o, semplicemente, serramenti nuovi ma di qualità scadente

Quand’è il momento di sostituire le finestre di casa?

Per capirlo dobbiamo imparare a riconoscere i 3 indizi inequivocabili che ci dicono che non è più il momento di rimandare.

Primo indizio: condensa sui vetri

La condensa sui vetri non è mai un buon segno. Perché si forma?

In caso di infissi molto datati, la formazione delle goccioline di condensa sui vetri potrebbe dipendere dalla presenza di un materiale conduttore termico che in passato si usava spesso: l’alluminio a taglio freddo.

Se invece la finestra è realizzata in materiali che garantiscono eccellenti performance di isolamento termico, come il PVC e lo stesso alluminio (trattato però con il processo del taglio termico), la condensa può essere attribuita ad altri fattori:

  • Errori in fase di installazione: ad esempio, l’infisso è stato montato su un controtelaio metallico, anziché su uno in PVC o legno
  • Inadeguatezza di alcuni elementi del serramento: se il distanziale (canalina) che si trova a contatto con i vetri è in alluminio (o altro metallo), la condensa è assicurata; l’unico modo per evitarla è cambiare gli infissi e scegliere modelli con canalina termica.

 

Secondo indizio: bollette salate

L’impennata delle bollette è un indicatore che salta agli occhi e riesce a motivare circa l’evenienza di sostituire le finestre, evidentemente non più in grado di assicurare il corretto isolamento termico.

Se piene di spifferi, queste ultime favoriscono infatti la penetrazione di qualsiasi minaccia esterna: gelo, umidità, pioggia, calore.

Se noti incrementi sospetti in bolletta, dunque, corri ai ripari installando serramenti di nuova generazione che siano in grado di azzerare le dispersioni termiche e, di conseguenza, dare un taglio ai consumi per riscaldare o raffreddare gli ambienti domestici.

Terzo indizio: rumori molesti

Se la casa è bersagliata da rumori di ogni tipo potrebbe dipendere dalle finestre.

L’usura del tempo potrebbe aver deteriorato le guarnizioni, il materiale isolante, la canalina termica, il funzionamento del sistema di chiusura. Oppure potremmo essere in presenza di infissi di vecchia concezione con vetro singolo.

L’ideale, in ogni caso, è optare per serramenti antirumore, realizzati con i migliori materiali isolanti, dotati di vetrocamere basso emissive con doppi o tripli vetri, guarnizioni a lunga durata e sistemi di chiusura ermetica.

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Sostituzione infissi: cosa bisogna sapere prima di procedere

Abbiamo visto quanto sia importante che le finestre di casa presentino vetri doppi o tripli e altre caratteristiche in grado di proteggerci dai rumori e dalla temperatura esterna: materiali termoisolanti, vetrocamere, guarnizioni con tenuta speciale, perfetta ermeticità della chiusura.

Per fare la scelta giusta è importante però mettere in relazione le caratteristiche degli infissi con il contesto in cui viviamo.

In sostanza, prima di scegliere il materiale, la tipologia di vetri e i sistemi di sicurezza più adatti alla propria abitazione, occorre valutare di cosa realmente abbiamo bisogno.

Il contesto climatico, ad esempio, incide molto sulla scelta del materiale.

Se il clima è particolarmente ostile è preferibile installare serramenti in PVC o in alluminio a taglio termico, ossia i materiali più resistenti agli agenti atmosferici e i meno bisognosi di cure e manutenzione.

In contesti del genere, pertanto, ha più senso affidarsi alle proprietà impermeabili e ignifughe di PVC e alluminio a taglio termico piuttosto che al legno, che nonostante le buone capacità isolanti soffre maggiormente l’acqua e la potenza dei raggi UV.

Anche in chiave di sicurezza antieffrazione e isolamento acustico, tuttavia, bisognerà tenere conto della zona in cui ci si trova.

Per un appartamento situato in centro città, con affaccio su strada trafficata, in zona industriale o a ridosso di tangenziali, si dovranno tenere in maggiore considerazione gli aspetti legati alla schermatura dei rumori, rispetto a quanto si dovrà fare per una villetta immersa nella quiete della campagna.

In compenso, la posizione isolata di una villa di campagna presuppone l’installazione di finestre equipaggiate con dispositivi di sicurezza aggiuntivi rispetto alle dotazioni standard dei modelli base.

Aumentando il rischio di furti, potrebbe essere necessario prevedere maniglie con sistemi di blocco, vetri antieffrazione o antisfondamento e ferramenta certificata con rinforzi antiscasso e nottolini di sicurezza.

 

Come risparmiare sull’acquisto degli infissi grazie a Ecobonus, Superbonus e Bonus Barriere architettoniche con sconto in fattura

Già da diversi anni lo Stato mette a disposizione dei contribuenti una serie di misure fiscali per migliorare l’efficienza energetica degli edifici di vecchia concezione, riducendo le emissioni inquinanti e permettendo ai contribuenti di risparmiare sui consumi.

Il risparmio offerto dai vari Bonus non riguarda solo l’ottimizzazione dei consumi, ma si estende anche al costo d’acquisto degli infissi ad alta efficienza energetica.

Con il Bonus Ristrutturazione e l’Ecobonus è possibile portare in detrazione il 50% della spesa sostenuta per i nuovi serramenti ripartita in 10 rate annuali.

Se all’installazione delle nuove finestre viene associato almeno uno degli interventi trainanti di riqualificazione energetica previsti dal Decreto Rilancio (ad esempio, il cappotto termico dell’edificio), la spesa per gli infissi può rientrare nell’aliquota prevista del 90% detraibile in 10 anni.

Se invece la sostituzione delle finestre contribuisce all’abbattimento delle barriere architettoniche l’intervento può rientrare nell’aliquota al 75% con possibilità di sconto immediato in fattura presso i rivenditori Oknoplast che si faranno carico dell’intero iter burocratico 

Quando e perché cambiare le finestre: conclusioni

In questo articolo abbiamo visto quali sono i segnali rivelatori per capire quando è arrivato il momento di cambiare gli infissi in casa.

In particolare, abbiamo osservato quanto sia importante non sottovalutare i campanelli d’allarme e provvedere immediatamente all’installazione di modelli di nuova generazione quando le vecchie finestre non sono più in grado di tutelare la salute delle persone, l’integrità strutturale dell’edificio, il comfort abitativo e la sicurezza antintrusione.

In fase di scelta dei nuovi serramenti è poi importante, da un lato, valutare le caratteristiche tecniche delle finestre mettendole in relazione con il contesto climatico-ambientale in cui è inserita l’abitazione, dall’altro studiare attentamente le possibilità di risparmio offerte dagli incentivi statali.

Mai come in questo momento, infatti, è conveniente sostituire i vecchi e malandati serramenti con infissi di qualità con caratteristiche di risparmio energetico e isolamento termoacustico.

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