23 Dicembre 2021

Migliori rimedi contro l'umidità in casa

Vivere in una casa sana e confortevole è il desiderio di tutti, ma non di rado il “sogno” viene infranto dalla presenza di umidità, che rende gli ambienti poco salubri e può causare la formazione di muffa sulle pareti.

Le macchie di muffa non sono solamente antiestetiche, ma possono causare gravi danni alla salute e cattivi odori negli ambienti.

Sarebbe un errore pensare che solo le abitazioni più vecchie risentano di questo fenomeno: anche gli edifici di recente costruzione possono essere facilmente colpiti dall’umidità.

In questo articolo vedremo quali sono le principali cause dell’umidità in casa e forniremo dei possibili rimedi.

In particolare vedremo:

Iniziamo!

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Conoscere l’origine dell’umidità in casa per individuare i migliori rimedi

Per porre rimedio in modo efficace e duraturo all’umidità presente in casa è necessario anzitutto capire da dove ha origine e da quali fattori è causata.

Non esiste, infatti, un solo tipo di umidità. C’è molta differenza, ad esempio, tra l’umidità da condensa e l’umidità di risalita.

Nei prossimi paragrafi vedremo in maniera più specifica le diverse tipologie di umidità e i rimedi più efficaci per contrastarla.

Umidità da condensa

La condensa si forma quando, in un determinato ambiente, non c’è equilibrio fra il vapore acqueo prodotto e quello eliminato.

In altre parole, se la quantità di vapore acqueo supera una certa soglia, che varia in base alle condizioni climatiche, l’aria non riesce più ad assorbirlo e a mantenerlo in stato gassoso. Il vapore viene espulso, l’aria si raffredda e sulle superfici si formano delle gocce d’acqua, cioè la condensa.

Esistono due principali tipologie di condensa: la condensa interstiziale e quella superficiale.

La condensa interstiziale è quella che si forma all’interno dei muri della casa principalmente quando l’isolamento termico delle pareti esterne è assente o insufficiente, oppure a causa dell’utilizzo di materiali edili non traspiranti, che trattengono l’umidità.

La condensa superficiale riguarda invece l’interno dell’abitazione: si condensano le superfici più fredde, come ad esempio i vetri.

Le cause sono diverse e spesso combinate tra loro:

  • Eccessiva produzione di vapore nel bagno o nella cucina
  • Presenza di ponti termici
  • Insufficiente isolamento termico dei serramenti
  • Mancata areazione degli ambienti
  • Troppe piante in casa o in giardino che generano umidità
  • Malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento.

Se noti macchie scure sulla superficie dei muri o negli spigoli, oppure costante presenza di condensa sui vetri, è ora di intervenire.

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Rimedi contro la condensa in casa

Uno dei rimedi più semplici da attuare contro la condensa è arieggiare con frequenza gli ambienti.

È sufficiente aprire le finestre per 5-10 minuti al giorno tutti i giorni, anche se piove. Questo perché l’aria che proviene dall’esterno è sempre meno umida di quella interna. Fa attenzione però a non dimenticare le finestre e le porte aperte, soprattutto in inverno. Infatti, l’eccessiva areazione provoca l’abbassamento della temperatura, con conseguente spreco di energia e aumento del costo del riscaldamento.

Per misurare il livello di umidità potresti comprare un igrometro. Considera che i livelli di umidità relativa ottimali sono intorno al 45-55%.

Nei casi più gravi, però, bisognerà trovare le cause della formazione dell’umidità ed eliminarle con interventi di maggiore portata, tra cui:

  • Verniciare le pareti con apposite vernici traspiranti e antimuffa
  • Isolare dal freddo le pareti perimetrali attraverso il cosiddetto cappotto termico
  • Comprare dei deumidificatori
  • Individuare ed intervenire sui ponti termici, per ovviare agli sbalzi di temperatura
  • Dotarsi di infissi con sistemi di ventilazione supplementare (aeratori) o con microventilazione perimetrale: entrambe le soluzioni garantiscono un corretto ricircolo dell’aria senza dispersioni di calore.

Vediamo in che modo i serramenti con microventilazione perimetrale possono contribuire a contrastare l’umidità in casa.

Combattere l’umidità in casa con la microventilazione windAIR

Le migliori aziende di serramenti prevedono all’interno della propria gamma infissi dotati di sistemi di microventilazione, che consentono un efficace e costante ricambio d’aria anche a finestre chiuse.

Oknoplast ha fatto di più: oltre alla microventilazione “standard”, permette di accessoriare le proprie finestre con windAIR, un innovativo sistema di microventilazione perimetrale molto sicuro e performante.

Ma come funziona esattamente il sistema di microventilazione perimetrale windAIR? Quali sono i vantaggi in termini di contrasto all’umidità e ottimizzazione dei consumi?

Il funzionamento è davvero semplicissimo: la microventilazione si aziona ruotando la maniglia di 180°, per provocare un discostamento dell’anta dal telaio lungo tutto il perimetro della finestra.

Si tratta di un’apertura di pochissimi millimetri, appena 6: lo spazio sufficiente per garantire un ottimale ricircolo d’aria in casa, limitando moltissimo le dispersioni energetiche e senza compromettere per nulla la sicurezza antieffrazione degli infissi.

Con la microventilazione il microclima in casa è molto più salubre: i fumi, i vapori, gli odori e l’umidità in eccesso possono fuoriuscire senza problemi, evitando così i fenomeni legati a condensa e muffa – oltre a tutte le conseguenze in termini di salute e stato di conservazione dell’immobile.

Inoltre, la possibilità di cambiare l’aria in casa senza dover spalancare le finestre, oltre a migliorare il comfort domestico, si traduce anche in notevole risparmio energetico.

Con la microventilazione perimetrale la dispersione energetica infatti è minima, quasi impercettibile, a tutto vantaggio del portafogli, dell’ambiente e della sicurezza: con windAIR attivo infatti le finestre sono sicure come se fossero completamente chiuse!

Quali sono i migliori rimedi per combattere l'umidità in casa?
Finestra in PVC Prolux Evolution di Oknoplast con sistema di microventilazione windAIR

Umidità di risalita

L’umidità di risalita è un fenomeno causato dall’acqua presente nel terreno che risale e penetra nelle pareti, causando danni soprattutto agli ambienti interrati o seminterrati, scantinati, garage, ma anche mura fuori terra in pendenza.

Ma perché l’acqua risale?

Tutto dipende dal cosiddetto “principio di capillarità”, secondo il quale l’acqua e le efflorescenze saline presenti nel terreno e all’interno dei materiali edili tendono a risalire dalle fondamenta della costruzione.

Spesso l’umidità di risalita è riconoscibile ad occhio nudo attraverso la presenza di:

  • Muri gonfi
  • Macchie sulle pareti
  • Muffa sui muri
  • Disfacimento dell’intonaco
  • Rigonfiamento/scrostamento delle pitture
  • Peggioramento del microclima domestico, dovuto alla diminuzione dell’isolamento termico dell’abitazione

Se non si interviene tempestivamente, l’umidità di risalita può provocare danni gravi, talvolta irreversibili, come la già citata diminuzione di isolamento termico, con conseguenti sprechi di energia e aumento delle bollette, fino ad un generale indebolimento strutturale dell’edificio.

Rimedi contro l’umidità di risalita in casa

I rimedi contro l’umidità ascendente in casa possono essere raggruppati in 4 tipologie.

  1. L’intervento meccanico

    L’intervento meccanico consiste nell’inserimento di fogli isolanti nella parte più bassa della muratura. Viene fatto un taglio orizzontale e inserito il materiale isolante, che impedisce l’ulteriore infiltrazione di acqua. Questo metodo è sicuramente efficace, ma molto invasivo e non sempre applicabile. Non può essere utilizzato, ad esempio, nelle zone ad alto rischio sismico, perché potrebbero insorgere problemi di assestamento.

  2. La barriera chimica

    La barriera chimica è un metodo di risanamento dell’umidità di risalita che prevede l’iniezione di liquidi alla base della muratura. A seguito di una reazione chimica, i liquidi creano una stratificazione idrorepellente in grado di bloccare la risalita dell’acqua.

    Tuttavia, sull’efficacia della barriera chimica non vi sono reali garanzie, così come sulla durata dei liquidi iniettati. Questo perché sono molte le variabili che incidono sul risultato finale dell’intervento, tra cui il materiale del muro e la tipologia e la concentrazione dei sali minerali della parete, che potrebbero ostacolare il principio attivo del prodotto iniettato.

  3. L’intervento elettrosmotico

    Uno dei metodi più efficaci per evitare la fastidiosa umidità di risalita è l’elettrosmosi.

    Di cosa si tratta?

    L’elettrosmosi inverte il principio fisico secondo cui l’umidità tende a dirigersi verso l’alto in virtù della differenza di potenziale elettrico esistente tra il materiale della parete e il liquido stesso (l’umidità).

    In sostanza, il procedimento dell’elettrosmosi riesce ad indirizzare l’acqua e l’umidità verso il basso invertendo il vettore di direzione delle molecole di H2O.

    Con l’opposizione elettrostatica creata dall’elettrosmosi l’acqua viene attratta verso il basso, anziché verso l’alto, permettendo il risanamento dei muri.

    Per far sì che questo rimedio contro l’umidità funzioni è necessario che sia inserito all’interno di un piano di risanamento complessivo opportunamente analizzato, studiato e valutato.

  4. L’intervento con ecosmosi

    Sia l’elettrosmosi che l’ecosmosi si basano sull’inversione del percorso dell’umidità, che, anziché risalire verso la struttura abitativa si dirige verso il basso.

    La differenza è nella modalità di funzionamento: l’elettrosmosi si serve di elettrodi di metallo inseriti nei muri e nel terreno e collegati alla corrente, mentre l’ecosmosi è un sistema wireless basato sulle onde a multifrequenza emanate da una centralina elettronica posta generalmente nella parte dell’edificio maggiormente colpita da muffe e spore.

    L’ecosmosi non richiede lavori invasivi o impegnativi dal punto di vista murario all’interno dell’abitazione.

    L’intero processo di deumidificazione potrebbe durare dai 2 ai 36 mesi e, una volta terminato il risanamento delle pareti, è necessario che il dispositivo rimanga comunque in funzione, in modo da impedire il ritorno dell’umidità.

Umidità igroscopica

L’acqua che risale dal terreno è acqua salina. I sali igroscopici non sono contenuti solo nel terreno, ma anche in alcuni materiali edili (calcestruzzo, laterizi). Quando risalgono, questi sali assorbono l’umidità dell’aria fino a bagnare le pareti e a sgretolare l’intonaco.

I rimedi contro l’umidità igroscopica dipendono dallo stato in cui si trovano le strutture da risanare, dalle tipologie di sali presenti (nitrati, solfati, cloruri) e dalla profondità di deposito dei sali igroscopici.

Per un risanamento superficiale è sufficiente utilizzare un intonaco impermeabilizzante. Nei casi più gravi si procede al risanamento profondo o di estrazione.

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Infiltrazioni laterali negli ambienti interrati

Ad occhio nudo l’infiltrazione laterale appare del tutto simile a quella ascendente: intonaco danneggiato, muffa e cattivi odori.

Si tratta però di problematiche che derivano da un cattivo isolamento verticale, e l’infiltrazione laterale si verifica soprattutto negli ambienti interrati o a diretto contatto con il terreno.

Rimedi contro infiltrazione laterale

È possibile rimediare impermeabilizzando i muri a contatto con la terra ma, anche qui, dipende dall’entità del danno.

Per le situazioni più semplici basta utilizzare degli intonaci specifici che consentono di proteggere entrambi i lati del muro dalle infiltrazioni di acqua. Uno di questi è quello osmotico, formato da una malta che crea una vera e propria barriera, andando a proteggere i muri dalle infiltrazioni.

Altri rimedi sono:

  • L’intervento meccanico verticale, in cui si inserisce l’isolante applicando tagli verticali alla parete
  • L’introduzione di resine nella parete muraria

Quando l’infiltrazione è di tipo verticale i metodi di inversione della polarizzazione perdono di efficacia.

È altresì fortemente sconsigliato coprire il muro con pareti di laterizio o cartongesso.

Così facendo potresti ovviare temporaneamente solo al lato estetico e non a quello strutturale che provoca le infiltrazioni e le insorgenze di muffe, dannose per la tua salute.

Infiltrazioni laterali negli ambienti fuori terra

Le cause di umidità di questo tipo sono i fenomeni atmosferici come pioggia, allagamenti o la presenza di ristagni e pozzanghere.

Le infiltrazioni laterali in questi casi si presentano come macchie di muffa anche molto estese. Per eliminare completamente l’umidità in casa da infiltrazione laterale è necessario effettuare uno scavo esterno che arrivi fino alle fondamenta verticali dell’abitazione consentendo un perfetto isolamento tra le mura e la superficie.

Umidità causata da fattori elettrochimici ed elettrofisici

Le fastidiose macchie di umidità possono derivare dai materiali utilizzati in fase di costruzione.

Ogni elemento ha caratteristiche chimiche diverse: se non isolate a dovere possono influire sulla formazione di macchie di muffa e umidità nei muri. Stesso discorso vale se sono presenti tubi o telai arrugginiti. In questo caso si vengono a formare dei veri e propri campi di interferenza che generano umidità. Esistono anche dei campi definiti di interferenza geologica che derivano dalla presenza nel terreno di falde acquifere ed anche quelli magnetici causati da antenne, televisori e radar possono causare un aumento di umidità o diminuirla.

Uno dei più efficaci rimedi contro questa tipologia di umidità in casa è l’isolamento dei conduttori della tua abitazione.

Umidità causata dalle infiltrazioni provenienti da impianti idraulici

A volte l’umidità è causata da perdite, anche piuttosto importanti, che si verificano negli impianti dell’abitazione. I tubi rotti possono essere quelli dell’impianto idraulico, come il sistema di carico e scarico dell’acqua, del riscaldamento o quelli del condizionatore.

Se la perdita è di lieve entità, dopo averla fatta riparare, si può risolvere il problema dell’umidità arieggiando molto spesso le stanze o servendosi di un deumidificatore per accelerare l’asciugatura della superficie.

Come tenere lontana l’umidità in casa: considerazioni finali

L’umidità in casa può materializzarsi a partire da diverse cause.

C’è l’umidità da condensa, che si manifesta quando nell’ambiente non c’è equilibrio fra il vapore acqueo prodotto e quello eliminato, e c’è l’umidità di risalita, che si forma quando le efflorescenze saline presenti nel terreno e all’interno dei materiali edili risalgono dalle fondamenta della costruzione, fino a provocare veri e propri danni strutturali.

Conoscere l’origine del problema è il primo passo per individuare i migliori rimedi contro l’umidità in casa.

In questo articolo ci siamo focalizzati proprio sui rimedi per tenere lontano questo fastidioso fenomeno.

Per l’umidità da risalita, ad esempio, si può intervenire con la barriera chimica o con l’elettrosmosi, in base alla tipologia e all’entità dei danni.

Per porre rimedio all’umidità causata da uno scarso ricambio d’aria e alla presenza di condensa sui vetri, la soluzione più efficace è invece quella di installare infissi di nuova generazione dotati di sistemi di microventilazione perimetrale, che consentono di ottenere un eccellente ricircolo d’aria anche senza aprire le finestre.

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