Guida completa alla ristrutturazione della facciata
Scopri gli aspetti più rilevanti per la ristrutturazione della facciata. Pianifica al meglio i passi…
Se avete appena finito una ristrutturazione vi sarà utile sapere che, prima di archiviare definitivamente la faccenda, conviene fare un sopralluogo per verificare l’idoneità degli interventi e completare l’iter tecnico-amministrativo per la conclusione dei lavori. In quest’articolo troverete indicata la documentazione necessaria per chiudere il cantiere e qualche buon consiglio per avere la garanzia che i lavori siano stati eseguiti correttamente e procedere in modo corretto con la chiusura dei lavori di ristrutturazione.
Il sopralluogo a fine lavori
Il sopraluogo alla fine della ristrutturazione è utile e necessario perché ha lo scopo di trovare eventuali difetti, prima di accettare i lavori. Per non trascurare nulla vi consigliamo di portate con voi un block notes dove poter appuntare le cose da controllare ed eventualmente sistemare. Notificate i difetti all’impresa solo per iscritto e, ancora più importante: accettate i lavori solo dopo che tutti i difetti sono stati sistemati.
Fate bene i conti una volta terminati i lavori
Se avete stipulato con l’impresa un contratto a corpo, che di solito indica nei minimi dettagli gli interventi da eseguire, il prezzo concordato non può essere modificato sulla base della verifica della quantità o della qualità della prestazione. In parole semplici: il prezzo finale concordato non può cambiare, a meno che non abbiate richiesto modifiche ai lavori. Non fatevi ingannare dall’ aumento del costo dei materiali perché il direttore dei lavori ha l’obbligo di controllare che non ci siano stati dei cambiamenti rispetto a quanto indicato nel capitolato. Nel caso abbiate invece stipulato un contratto a misura, che indica solo in linea di massima l’importo dei lavori di ristrutturazione, il prezzo stabilito può variare a seconda della quantità effettiva della prestazione.
I documenti necessari al termine dei lavori
Per chiudere il cantiere in modo formale e ottenere l’agibilità dell’immobile è necessario fare una serie di documenti, che in parte sono comuni in tutta Italia ma in alcune Regioni potrebbero essere richiesti documenti diversi quindi conviene sempre informarsi presso il Comune di pertinenza. Ecco i documenti necessari:
1. Certificato di conformità degli impianti. Ogni impianto installato in casa (luce, gas e acqua) dovrà essere dotato di relativo certificato di conformità, rilasciato dal tecnico che ha eseguito l’installazione.
2. La variazione catastale. Questo documento è necessario nel caso in cui la ristrutturazione abbia modificato la planimetria del catasto e di conseguenza il valore catastale della casa: per esempio in caso di ampliamento dell’immobile.
3. L’attestato di prestazione energetica. Di questo attestato abbiamo già parlato ampiamente nell’articolo L’attestato di prestazione energetica della casa (APE) sul nostro blog. Vogliamo solo ricordare che l’APE deve essere prodotto solo nel caso in cui gli interventi siano volti a migliorare le prestazioni energetiche della casa (l’ isolamento della casa, la sostituzione dell’impianto di riscaldamento e degli infissi).
La comunicazione di fine lavori
Al termine effettivo della ristrutturazione, il proprietario dell’immobile o il progettista incaricato, deve inviare o consegnare all’Ufficio Tecnico del Comune di pertinenza la comunicazione scritta di fine lavori, richiesta nella Concessione/Autorizzazione Edilizia o Denuncia Attività (fine lavori CILA o chiusura lavori SCIA).
Il certificato di agibilità per la casa
Entro 15 giorni dalla chiusura dei lavori di ristrutturazione bisogna richiedere il certificato di agibilità. Questo documento garantisce che questa sia a norma di legge per quanto riguarda le condizioni di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico.