Japandi: un mix tra Giappone e Scandinavia per la tua casa
Quest’anno, il mondo dell’interior design ha visto emergere una nuova tendenza che unisce due stili…
Immerso nella natura incontaminata, a circa due chilometri da Alberobello, sorge il “Trullo della Ghiandaia” del XVIII secolo, recentemente ristrutturato. I lavori di recupero sono stati eseguiti utilizzando i materiali originali del luogo e antiche tecniche costruttive del mastro “trullaro” Martino Baccaro. I proprietari Cristina e Alessandro ci hanno messo tutta la loro energia, cuore e anima in questa complessa ristrutturazione. I lavori, diretti dall’Ing. Vitantonio Dell’Erba, sono durati tre anni. Oggi il trullo è diventato un b&b, dotato di ogni confort, dove poter riposare immersi nella natura, respirando aria sana. Infatti, grazie all’immediata vicinanza del Bosco Selva, la zona vanta il bollino “ZeroIpa” che ne certifica la qualità dell’aria.
Un luogo per pensare e riposare cullati dalla brezza
La struttura è composta da due trulli che sono stati annessi alla cosidetta “lamia” del ‘900, una struttura che fungeva da deposito per gli attrezzi agricoli. Oggi la proprietà è composta da tre camere da letto, un bagno, un salone con cucina e una tavernetta ricavata da un antico pozzo. La parte esterna dei coni è stata oggetto di un recupero e restauro conservativo consistente nello smontaggio di tutte le pietre e rimontaggio con pietre locali lavorate a mano. La parte interna dei coni è originale, compreso le travi in fragno (quercia locale), su cui alloggiava un soppalco, all’epoca utilizzato come deposito per la legna. Le vecchie chiancole sono state riutilizzate e reimpiegate nella pavimentazione della piccola aia antistante l’ingresso del trullo. Il pergolato coperto, costruito in perfetta sintonia stilistica con l’edificio, invita a vivere il patio esterno e offre riparo dal sole. Le panche in legno poggiano sul cosidetto “trestijdde” il piedistallo dei letti di una volta. La suggestiva piscina è stata collocata nella vecchia carbonaia, dove una volta si ricavava il carbone brucando la legna, e si inserisce in una zona caratterizzata da un leggero pendio che offre un panorama mozzafiato sulla natura incontaminata. Nella zona barbeque invece è stata collocata l’antica mangiatoia convertita in lavabo.
Interventi conservativi all’interno
Dove oggi si trova il salotto c’era un’antica cucina con un grande forno a legna che è stato trasformato in una piccola cucina. Per realizzarla, il maestro trullaro, ha creato un’apertura nel trullo più piccolo, per accedere al cucinino. Il tutto è stato rifinito con delle volte a botte in pietra locale, usando tecniche di lavorazione antiche. Il maestro ha saputo recuperare diversi spazi utili dove sono stati ricavati dei comodi armadi a muro. Un altro intervento importante è stato la trasformazione del vecchio pozzo, che riforniva l’abitazione d’acqua, in una tavernetta. La cisterna ricavata nelle rocce sottostanti al trullo è stata svuotata, bonificata e murata nel perimetro con blocchetti in tufo e adibita a terza camera.
In perfetto stile rustico
L’idea di base nella scelta dell’arredamento interno è stata quella di conservare e rispettare la storia di questa particolare struttura. Per valorizzare il trullo i propritari hanno deciso di arredarlo in stile rustico. Le originali travi lasciate a vista, i complementi di recupero e i materiali naturali sono quindi i protagonisti degli interni e danno un senso di pace e di benessere. Tra i mobili spiccano le credenze e la panca ai piedi del letto, realizzata con la vecchia mensola in quercia recuperata dalla cucina di una volta e i lampadari pendenti fatti con le vecchie lanterne. Per gli infissi sono state scelte le finestre Squareline con scuretti interni che creano un’atmosferà retrò e si armonizzano alla perfezione al contesto.